L’art. 7, comma 1, del D.lgs. 165/2001, come modificato dall’art. 21 della Legge n. 183/2010, stabilisce che le pubbliche amministrazioni garantiscono parità ed opportunità tra uomini e donne e l’assenza di ogni forma di discriminazione, diretta ed indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione, alla lingua, nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro”.
La Direttiva 23 maggio 2007 del Ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione e del Ministro per i diritti e le Pari Opportunità, “Misure per attuare pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”, specifica le finalità e le linee di azione da seguire per attuare le pari opportunità nelle P.A. e ha come punto di forza il perseguimento delle pari opportunità nella gestione delle risorse umane, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, considerandole come fattore di qualità dell’azione amministrativa; in particolare, la Direttiva individua, tra le principali linee di azione a cui si devono attenere le amministrazioni pubbliche per il raggiungimento degli obiettivi propri della delibera, quella dell'adozione dei piani triennali di azioni positive.
Il primo Piano delle azioni positive è stato adottato con Delibera di Giunta comunale n. 80 del 23/11/2012, nel corso del tempo aggiornato.
Il Piano triennale di azioni positive 2020/2022, disponibile in allegato, è stato adottato dalla Giunta comunale con Delibera n. 7 del 31/01/2020, quale allegato al Piano della Performance 2020/2022, giusta la Direttiva n. 2/2019 del Ministro per la Pubblica Amministrazione.
(Ufficio Segreteria Affari Generali - 3 marzo 2020)